Luogo Turistico a Lovanio:
Sint Michielskerk
La chiesa parrocchiale di San Michele o in lingua originale neerlandese Sint-Michielskerk, a Lovanio, è una grande costruzione gesuitica che costituisce uno dei massimi esempi di architettura barocca in Belgio. I primi gesuiti arrivarono a Lovanio nel 1542, appena due anni dopo la fondazione dell'Ordine. All'inizio fu una semplice residenza dove alloggiare i giovani gesuiti spagnoli, che espulsi da Parigi, vennero a studiare nell'Università cattolica di Lovanio, la più antica dei Paesi Bassi meridionali. Dapprima ospitati nella casa di Cornelius Wischaven, dal 1598 la residenza diventa rapidamente un collegio teologico e trasferito nella sede odierna, tra la Sint-Michielsstraat e la Charles Deberiotstraat, dove resterà fino al 1773, data della soppressione dell'Ordine. Nel 1650 si intrapresero i lavori sui disegni del padre gesuita Willem Hesius. Si presenta imponente e altissimo, quasi a rimandare alla lunga tradizione gotica della zona. Doveva essere dotata anche di una grandiosa cupola che però, col crollo di uno dei pilastri sostenitori, ne fu abbandonata la costruzione. La fastosa facciata, su Naamsestraat, allungata su tre piani, si deve al padre gesuita Jan Van Steen. Venne completata nel 1671. Nel 1773, con l'espulsione dei gesuiti in seguito alla soppressione dell'Ordine, la chiesa divenne Parrocchia. Con la Rivoluzione francese si abolisce la religione e viene trasformata in Tempio della Ragione. Nel 1803 viene riaperta al culto cattolico. La chiesa di San Michele, è ancora oggi parrocchia cittadina, e rappresenta uno dei capolavori dell'architettura barocca in Europa e il più importante del Belgio. Il nuovo stile, poi detto Gotico, sviluppatosi nell'Île-de-France dall'Abbazia di Saint-Denis verso la metà del XII secolo, arrivò nei Paesi Bassi solo circa un secolo più tardi tramite le potenti città di Tournai e Liegi le quali importarono rispettivamente le influenze dalla Piccardia (Soissons) e della Champagne (Reims) e Borgogna. Ma dal XIII-XIV secolo nel Brabante si iniziò a diffondere un nuovo stile di gotico, sempre di matrice francese, ma con tali elementi da diversificarlo nettamente. In questo nuovo linguaggio, gli edifici non concorrono più in un'irrefrenabile altezza delle volte, ma, per mantenere il senso di verticalismo ci si concentra più su altri dettagli. Si preferisce giocare sull'uso di slanciati finestroni all'esterno, e di pilastri dai semplici, o a volte assenti (Collegiata di San Pietro di Lovanio) capitelli che si innestano svelti sulle volte. L'altezza delle volte rimane comunque elevate, sempre intorno ai 27-30 metri, solo nella Cattedrale di Anversa, la più grande del Belgio, arriverà a toccare i 40 metri. Le coperture sono per la maggior parte realizzate a volta, soprattutto a crociera. Le nuove Cattedrali brabantine si presentano di grandi dimensioni, in pietra bianca e dalle grandi coperture a tetti spioventi ricoperti d'ardesia; spuntano come montagne dalla selva di casette fiamminghe dai tipici frontoni triangolari e realizzate per lo più in mattoni rossi. Gli elementi che caratterizzano principalmente le Cattedrali brabantine sono: Le cappelle delle navate laterali inserite direttamente fra i contrafforti degli archi rampanti, Una grossa e alta torre posta al centro della facciata e aperta, Le torri vengono dotati di grandi carillon di innumerevoli campane. L'esempio migliore e più ricco è quello della cattedrale di Mechelen, composto da ben 49 campane storiche, poi raddoppiato nel 1981. La città è anche famosa sin dal Medioevo per la sua antica scuola di Carillon.