La chiesa di San Domenico è una chiesa barocca di Trani. Rappresenta uno dei monumenti più caratteristici della città , soprattutto grazie all'iconica vela con la finestra sul cielo che caratterizzano la sua facciata. L'attuale chiesa venne edificata nella seconda metà del XVIII secolo sull'area ricavata della demolizione della duecentesca chiesa di Santa Croce, di cui resta solamente il piccolo campanile romanico, incorporato nell'attuale edificio, e la cappella dedicata a San Giovanni.Nel 1291 divenne sede di una scuola di teologia, in particolare lo studium in naturis, ovvero l'insegnamento della filosofia aristotelica in materia di fisica, psicologia, metafisica e astronomia. Originariamente assegnata nel 1288 al convento della vicina Barletta. La presenza di sepolture e altari patrocinati dalle principali famiglie nobili tranesi testimoniano l'importanza di Santa Croce prima e di San Domenico poi nelle diverse epoche della storia della città . La chiesa di San Domenico venne dichiarata Santuario della Madonna del Rosario nel 1966. Il culto della Madonna del Rosario è però attestato a Trani fin dal 1600, come dimostra la testimonianza di una processione devozionale in atti del 1689 e la presenza di una Confraternita (Confraternita del Santissimo Rosario) con sede proprio in San Domenico fin dal 1712. La Confraternita si estinse intorno al 1960. La chiesa di San Domenico ospitò per un breve periodo anche la Confraternita di San Vito Martire, una delle più antiche in città : dopo la demolizione della chiesa di San Vito nel 1827, situata nei pressi di San Domenico. La chiesa di San Domenico è tutt'oggi adibita al culto, ospitando anche convegni, mostre artistiche e concerti di musica classica. La facciata è composta da due ordini, movimentata dalle quattro lesene molto pronunciate, dalle nicchie dei corpi laterali e dalla finestra centrale. È coronata da un fastigio mistilineo con apertura centrale. La facciata presenta tre nicchie vuote: non è noto se queste nicchie siano state progettate per ospitare sculture ma dall'epoca della loro costruzione non ne hanno mai ospitata alcuna. La chiesa di San Domenico presenta una struttura a croce latina con una cupola centrale. L'interno dell'edificio è diviso in tre ampie navate da alti pilastri. Le numerose cappelle gentilizie e gli altari in essi presenti rappresentano mirabili esempi di arte barocca. Gli altari e le sepolture sono testimonianza dell'importanza della chiesa nella storia cittadina: all'interno di San Domenico vi è infatti, tra le altre, la sepoltura senza spoglia di Giuseppe Campitelli, generale dell'esercito austriaco morto a Pilsen il 6 aprile nel 1763 e quella Riccardo Candido, uno dei promotori della costruzione del teatro cittadino, uno dei primi nell'intero meridione d'Italia. La chiesa conserva due importanti opere pittoriche, la tavola della Madonna del Rosario che dona la corona a San Domenico e l'Adorazione dei Pastori. La tavola della Madonna del Rosario è stata realizzata nel 1558 da un pittore di scuola umbro toscana. Nella parte inferiore, in proporzioni più piccole rispetto alle altre figure, è rappresentato Fabio de Boctunis, nobile tranese che donò il quadro alla chiesa di Santa Croce. L'Adorazione dei Pastori costituisce invece la pala dell'altare laterale, realizzato ad opera della famiglia Antonacci. Il dipinto venne eseguito nel 1777 dal pittore locale Giambattista Calò: la ricchezza compositiva, gli accentuati toni cromatici, sono tratti riconoscibili dell'opera di Calò, già autore in città del Martirio di Sant'Agnese del soffitto della navata centrale della chiesa di Santa Chiara e di tre tele nella Chiesa di Santa Teresa. Nella chiesa si conserva anche una copia della Pietà di Michelangelo: la scultura venne realizzata nel 1521 e donata alla chiesa dei domenicani dalla nobile famiglia De Angelis.