Luogo Turistico a Cortona:
Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona
Il palazzo Casali, sede del museo Etrusco è, uno dei più importanti musei della città di Cortona. Costruito probabilmente nel corso del XIII secolo e fu residenza della famiglia. La signoria dei Casali durò fino al 1409, quando gli eserciti di Ladislao re di Napoli, appena impadronitisi della città , saccheggiarono il palazzo che fu confiscato insieme agli altri beni mobili e immobili della famiglia. Alla fine del Rinascimento il palazzo assunse l'aspetto attuale: infatti nei primi anni del Seicento furono rinnovate la facciata e la parte anteriore su progetto di Filippo Berrettini. Nel 1727 nasce l'Accademia Etrusca e il Granduca di Toscana Giangastone de' Medici concesse in uso alcuni locali dell'ultimo piano del palazzo. I lavori cui gli ambienti furono sottoposti consentirono il sorgere del museo e della biblioteca. All'interno dell'edificio nel frattempo continuava ad esistere il teatro, ricostruito dopo l'incidente del 1511 e rinnovato nel 1666 dall'Accademia degli Uniti, rimasto in uso fino a metà Ottocento, quando fu costruito il Teatro Signorelli nel luogo in cui sorgeva la chiesa di Sant'Andrea. Negli anni ottanta il palazzo subì un radicale ripristino con il recupero di quasi tutti gli ambienti. Alla fine dei lavori il museo ha così potuto raddoppiare la sua estensione, ponendosi come una delle maggiori realtà espositive della regione. Oggi il palazzo Casali è il polo primario delle attività culturali della città di Cortona: ospitando la biblioteca, il museo, l'archivio storico, le sale di esposizione e gli uffici dell'assessorato comunale della cultura e la sede dell'Accademia Etrusca. Opere più famose del museo. La Maternità è sicuramente una delle opere più note del pittore futurista Gino Severini. Eseguita ad olio nel 1916, anno cruciale per le sorti del Futurismo e lo sviluppo del Cubismo, essa è una delle più compiute espressioni dell'esperienza classica dell'artista di origine cortonese, nonché prova della sua eccezionale perizia tecnica ed artistica. Lo stile del dipinto segna una brusca inversione di tendenza rispetto alle istanze d'avanguardia che avevano fortemente caratterizzato la produzione pittorica del tempo. La Maternità può essere semplicemente considerato il ritratto di Jeanne Fort, figlia del poeta francese Paul Fort, nonché moglie del Severini, con il quale si sposò nel 1913. La posizione e l'espressività della donna, della quale l'artista mette in evidenza le peculiarità fisionomiche, e che tiene tra le sue braccia il figlio secondogenito Antonio morto prematuramente, ricordano chiaramente le Madonne del Manierismo fiorentino. Quest'opera riscosse un grande successo, guadagnandosi un'infinita serie di apprezzamenti da parte di numerosi artisti, tra i quali il poeta e critico d'arte francese Guillaume Apollinaire. Elaborazione testo: Giovambattista Spagnuolo (Myooni)