Luogo Turistico a Barcellona:
Monasterio de Pedralbes
Il monastero di Pedralbes è un monastero gotico a Barcellona. Ora è un museo, ospita mostre permanenti sulla propria arte e eredità e mostre speciali di terze parti di volta in volta. La Cappella di San Michele è stata restaurata e riaperta nel 2018. Il nome del sito nel XIV secolo era Petras Albas, in latino per "pietre bianche". Il nome originale è devoluto a quello attuale. Il monastero fu fondato dal re Giacomo II d'Aragona per la moglie Elisenda de Montcada nel 1326. Ospitava una comunità di Clarisse, per lo più membri di famiglie nobili. La regina diede al monastero una serie di privilegi, tra cui la protezione diretta della città di Barcellona, attraverso il Consell de Cent ("Consiglio dei Cento"), che aveva il compito di difenderlo in caso di pericolo. Elisenda costruì anche un palazzo annesso al monastero, dove visse dopo la morte del marito nel 1327. Morì lì nel 1367. I resti del palazzo furono scoperti negli anni 70. Durante la rivolta catalana (1640), le suore furono espulse, ma in seguito ritornarono. Un piccolo numero di suore risiede ancora nel complesso. Il monastero fu dichiarato monumento nazionale nel 1991.Origin bes in catalano, da cui la sua denominazione) era difeso da una linea di mura, di cui oggi rimangono solo due torri e una porta. La chiesa ha una sola navata, con volte a nervature e un'abside poligonale, e ospita un retablo gotico di Jaume Huguet. La facciata è caratterizzata da un grande rosone. Il chiostro ha tre piani e una lunghezza di 40 metri, con un giardino centrale di aranci e palme. È formato da ampi archi su colonne, i cui capitelli sono decorati con gli emblemi dei re d'Aragona e della casa di Montcada. Il sepolcro della regina Elisenda, in pietra d'alabastro, si trova in una delle ali del chiostro. Notevole anche la cappella di San Michele, che ospita numerosi affreschi di Ferrer Bassa. Risalente al 1346, mostrano l'influenza del pittore italiano Giotto. L'ex dormitorio ospitava in precedenza una mostra permanente di pittori come Rubens, Canaletto, Tintoretto, Velázquez e Beato Angelico (la Vergine dell'Umiltà , uno dei suoi capolavori). Elaborazione testo: Giovambattista Spagnuolo (Myooni)