Luogo Turistico a Teramo:
Biblioteca Regionale Melchiorre Dèlfico
La Biblioteca regionale "Melchiorre Dèlfico" di Teramo, inizialmente annessa al Real Collegio, fu arricchita nel 1826 della donazione di una parte della Biblioteca privata del filosofo e uomo politico teramano al quale fu poi intitolata. Ha una sezione di libri antichi e di manoscritti, una Quadreria, e speciali sezioni di abruzzesistica, emeroteca, mediateca, archivio fotografico. Dal 1987 pubblica "Notizie dalla Delfico", quadrimestrale di informazioni bibliografiche. Dal 1996 aderisce al Polo teramano del Servizio Bibliotecario Nazionale e ha un proprio catalogo on-line. Per la ricchezza delle raccolte, l'efficace organizzazione biblioteconomica di documenti e servizi, le iniziative culturali e editoriali intraprese, e infine per il continuo e crescente apprezzamento da parte di un pubblico sempre più numeroso e qualificato, la Biblioteca regionale di Teramo è oggi una delle più prestigiose e importanti istituzioni bibliotecarie dell'Abruzzo e dell'intera Italia centro-meridionale. La sede attuale comprende al Piano terra: un punto informativo, l'emeroteca, la sala ragazzi; dal piano terra si accede al primo piano anche attraverso la cosiddetta "scala nobile", uno scalone in stile neoclassico, completato nella prima metà dell'800. Piano primo: Cataloghi, Distribuzione, Sale di lettura, Sala del fondo Muzii, Fondi antichi e manoscritti, Sala abruzzese. Piano secondo: Mediateca, Archivio fotografico, Sala audiovisivi con 50 posti a sedere, aula multimediale. Oltre 300.000 volumi complessivi; oltre 5000 periodici cessati, oltre 700 periodici correnti. Biblioteca abruzzese: con decine di migliaia di libri, Manoscritti, periodici, carte geografiche, stampe e incisioni. Emeroteca: collezioni di periodici a partire dal secolo XVIII, oltre 5.000 titoli. Mediateca: archivio di Tele Teramo e raccolta di filmati di famiglia. Archivio fotografico "Domenico Nardini": che comprende: Fondo Domenico Nardini. Archivio Premio letterario "Teramo": fondato nel 1959 da Giammario Sgattoni. Frammenti ceramici castellani: a partire dal secolo XV, fondo Nardini-Marcattilii. Quadreria: con dipinti di Astolfi, Aurini, Casciaro, Cavacchioli, Celommi, Chiarini, De Filippis Delfico, Gennaro Della Monica, De Nigris, Di Giuseppe, Montauti, Murer, Alfonso Muzii, Pagliaccetti, Rosati, Zonaro. Sculture di D'Antino, Martella, Morganti. Collezioni di caricature di Melchiorre De Filippis Delfico, Gennaro Della Monica, Fedele Romani, Maria Palma, Dante Cirillo e altri. Elaborazione testo: Giovambattista Spagnuolo (Myooni)