Il Partenone, fu costruito per iniziativa di Pericle, il generale ateniese del V secolo a.C. Fu costruito dagli architetti Callicrate, Ictino, e Mnesicle a prosecuzione di un progetto già avviato con Callicrate sotto Cimone. La costruzione avvenne sotto la stretta supervisione dello scultore Fidia è un tempio greco, di ordine dorico che sorge sull'acropoli di Atene, dedicato alla dea Atena. Questo tempio è il più famoso reperto dell'antica Grecia; è stato lodato come la migliore realizzazione dell'architettura greca classica e le sue decorazioni sono considerate alcuni dei più grandi elementi dell'arte greca. Il Partenone è un simbolo duraturo dell'antica Grecia e della democrazia ateniese e rappresenta senz'altro uno dei più grandi monumenti culturali del mondo. Il Partenone sostituì il più antico tempio di Atena Poliàs che era stato distrutto dai Persiani nel 480 a.C., al tempo di Serse. Come la maggior parte dei templi greci, il Partenone fu utilizzato come tesoreria e, per qualche tempo, servì come tesoreria della lega di Delo, che diventò, successivamente, l'Impero ateniese. Il Partenone sopravvisse come tempio di Atena per un migliaio di anni. Era sicuramente ancora intatto nel IV secolo, ed allora era già vecchio come la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi oggi, e molto più vecchio della Basilica di San Pietro a Roma. Ma, a quel tempo, Atene era stata ridotta in una città provinciale dell'Impero romano, sebbene con un passato glorioso. Nel V secolo la grandiosa statua di Atena Promachos, che sorgeva tra il Partenone e i Propilei, fu asportata dal imperatore Teodosio II e portata a Costantinopoli, dove fu in seguito distrutta, forse nel saccheggio della città durante la Quarta crociata (1204). In epoca bizantina, il Partenone fu convertito in chiesa dedicata a Maria, o della Theotokos (Madre di Dio). All'epoca dell'Impero latino diventò brevemente una chiesa cattolica dedicata sempre alla Madonna. La conversione del tempio in chiesa richiese la rimozione delle colonne interne e di alcuni dei muri della cella, e la creazione di un'abside nella facciata orientale. Questo portò, inevitabilmente, alla rimozione ed alla dispersione di alcune delle metope scolpite. Quelle raffigurazioni di dèi furono reinterpretate in base al tema cristiano, o rimosse e distrutte. La riscoperta del Partenone come monumento antico risale al periodo dell'Umanesimo; Ciriaco d'Ancona fu il primo dopo l'antichità a descrivere il Partenone, di cui tante volte aveva letto nei testi antichi. Grazie a lui l'Europa occidentale poté avere il primo disegno del monumento, che Ciriaco chiamò "tempio della dea Atena", diversamente dai viaggiatori precedenti, che l'avevano chiamato "chiesa di Santa Maria"; dopo la visita disse di avere ammirato: Nel 1456, Atene cadde sotto gli Ottomani ed il Partenone fu trasformato in moschea. Al contrario di racconti successivi, gli Ottomani generalmente rispettarono gli antichi monumenti sui propri territori, e non distrussero le antichità di Atene, benché non abbiano avuto un effettivo programma per proteggerle. Comunque, in tempo di guerra, non esitarono a demolirlo al fine di procurarsi materiali per muri e fortificazioni. Al Partenone fu aggiunto un minareto e la sua base ed il suo scalone sono ancora funzionali, essendo alto come l'architrave ed invisibile dall'esterno; ma l'edificio non fu danneggiato. I visitatori europei nel XVII secolo dimostrano che l'edificio era in gran parte intatto. Strutturalmente, il Partenone è chiaramente un tempio, che precedentemente conteneva la famosa statua di Atena di Fidia ed era il luogo di raccoglimento di offerte votive. Poiché i sacrifici greci si svolgevano sempre su di un altare invariabilmente a cielo aperto, il Partenone non corrisponde ad alcune delle definizioni di "tempio"; non è stato infatti scoperto nessun resto di altare. e, la maggior parte degli studiosi vede ancora l'edificio nei termini, che Walter Burkert che aveva scritto come un tempio di culto.