Luogo Turistico a Atene:
Hadrian's Arch
L'arco di Adriano è un arco monumentale simile, per alcuni aspetti, ad un arco trionfale romano. Si trova su un'antica via che collega il centro di Atene, in Grecia, al complesso di strutture poste sul lato orientale della città , tra cui il Tempio di Zeus Olimpio. È stato ipotizzato che l'arco fu costruito per celebrare l'adventus (arrivo) dell'imperatore romano Adriano, e per rendergli onore per quello che aveva fatto per la città , in occasione dell'inaugurazione del vicino tempio nel 131 o nel 132. Non è certo chi commissionò la costruzione dell'arco, anche se furono probabilmente i cittadini di Atene o un altro gruppo greco. Sull'arco si trovano due iscrizioni, poste in direzioni opposte, che citano Teseo e Adriano come fondatori di Atene. Mentre è chiaro che l'iscrizione renda onore ad Adriano, non si sa se il riferimento alla città sia da intendere nella sua interezza o ad una sola parte, quella nuova. L'ipotesi originaria, ovvero che l'arco segnasse il limite dell'antica cerchia di mura, e quindi la divisione tra città vecchia e nuova, è stata dimostrata falsa grazie ad ulteriori scavi. L'arco si trova 325 metri a sud-est dell'Acropoli di Atene. L'intero monumento è fatto di marmo pentelico, cioè proveniente dal monte Pentelikon, Il marmo pentelico è quello utilizzato anche per il Partenone e per altre famose strutture di Atene, anche se la sua qualità è molto variabile. Il marmo utilizzato per l'arco è di qualità inferiore a quello usato per altre strutture. L'arco fu costruito senza cemento e malta, usando solo solido marmo e morsetti per unire le pietre. È alto 18 metri, largo 14 metri e profondo 2,3. Il suo aspetto è completamente simmetrico lungo la direzione davanti-dietro, e sinistra-destra. Il passaggio dell'arco al livello inferiore è largo 6,5 metri ed è sostenuto da colonne cinte da capitelli corinzi. Simili, ma più alti, altri pilastri erano posti agli angoli del livello inferiore. Lo spazio tra le colonne esterne e l'apertura dell'arco era riempito di pietre quadrate con spigoli abbozzati per enfatizzarne l'aspetto. Sull'altro lato il passaggio centrale era decorato con una colonna corinzia sopra una base rialzata rettangolare, che si protundeva dal centro del muro. Il livello inferiore è coronato da un architrave ionica con piccoli merli e un geison in rilievo. Il livello superiore dell'arco è composto da una serie di colonne e pilastri corinzi, che dividono lo spazio in tre aperture rettangolari. Ognuna delle aperture laterali è sormontata da un architrave ionica con piccoli merli e un geison in rilievo, come per il livello inferiore. L'apertura centrale è fiancheggiata da colonne con mezze colonne corinzie che sostengono una struttura triangolare in rilievo, posta sopra i merli, il geison, e una sima che si unisce a quelli delle due ali. Nel momento in cui fu analizzato, architetturalmente da Stuart e Revett a metà del XVIII secolo, la base dell'arco era sepolta nella terra per un solo metro. Considerando che non è mai stato protetto dalla sepoltura nei suoi circa 19 secoli di vita, l'arco è giunto a noi in condizioni straordinarie. Nonostante manchino le colonne del livello inferiore, l'arco si è conservato in tutta la sua altezza. Nei recenti decenni l'inquinamento atmosferico ha danneggiato il monumento. Si nota un esagerato scolorimento della pietra ed un danneggiamento delle iscrizioni.